● Il broccolo romano è un ortaggio tipico della regione Lazio
● Ricco di minerali e numerose proprietà antiossidanti, è un ottimo alleato della salute a tavola.
● Dolce e delicato è preferibile gustarlo cotto in abbinamento a numerosi piatti.
● Forma, colore e gusto conquistano tutti da subito. Anche i matematici!
Geometrie perfette, colori brillanti e un gusto delicato inconfondibile. Parliamo dell’ortaggio dall’estetica così affascinante e complessa da rappresentare addirittura un problema matematico: il broccolo romanesco, altresì detto cavolfiore romano.
Il broccolo romanesco è una varietà di cavolo broccolo (Brassica oleracea) e, come tutti i broccoli, appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, anche nota come Cruciferae. Ne fanno parte anche cavolfiori, cavolo nero, cavolo verde e cavolo verza. Verdi brillanti, viola acceso, bianche ma anche arancioni: le crucifere sono belle da vedere ma anche buone da mangiare. Tipici della stagione autunnale e invernale, questi ortaggi sono il regalo che i mesi freddi donano alle nostre tavole: non a caso, si tratta di verdure dal forte potere appagante, povere di calorie ma ricche di proprietà salutari. Con una particolarità: i broccoli, rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le infiorescenze non ancora mature.
Il broccolo ha origini lontane, nel tempo e a livello geografico: infatti, arriva dall'Asia minore ed è conosciuto fin dall’antichità. Il nome? Deriva da brocco, ovvero germoglio.
Il broccolo romanesco può essere chiamato anche broccolo romano, cavolfiore romano o cavolo romanesco. In effetti, è una delle tante varietà di cavolo broccolo presenti in Italia, di cui si mangiano solo le infiorescenze non ancora mature e non le foglie. Il cavolo romanesco è diffuso e consumato nelle campagne romane da secoli. Somiglia nella forma a un cavolfiore. Ciò che cambia sono il colore e la struttura: infatti è verde chiaro e piramidale costituito da piccole rosette che si ripetono con regolarità diventando sempre più piccole. In matematica potremmo dire che broccolo romano è un frattale, cioè un oggetto dotato di omotetia interna: la sua forma globale, cioè, si ripete ugualmente con diverse dimensioni.
Può un ortaggio rappresentare in sé un problema matematico tanto avvincente e, in fondo, irrisolto? Sì, se ci troviamo di fronte al cavolfiore romano. Come spiegato, la forma di questo ortaggio è estremamente curiosa: ogni singola rosetta (piccola cima) del broccolo romanesco ha la forma di un piccolo broccolo. Ciò che è ancora più sorprendente è che il numero di rosette che compongono il broccolo romanesco è sempre un numero di Fibonacci. Una cifra che fa parte della successione del matematico in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 ecc..
Perché? La rappresentazione grafica di questa successione è una spirale riscontrabile anche in altri esempi naturali come le conchiglie. Dal centro del broccolo romanesco partono tante spirali attorno alle quali sorgono le piccole cime. Nessuno ha ancora mai capito il motivo per cui la natura segua questa disposizione: probabilmente per massimizzare l'esposizione ai raggi solari, ma nulla è ancora certo. Meraviglioso, vero?
Oltre che bellissimo e buono, questo ortaggio così speciale possiede incredibili proprietà nutritive. Il cavolfiore romanesco ha un potere antiossidante che aiuta a rafforzare le difese immunitarie e combattere la ritenzione idrica.
Oltre gli utilizzi culinari tradizionali, il succo di broccolo romanesco veniva utilizzato già dai Romani per vari usi terapeutici: antianemico, emolliente, diuretico, cicatrizzante, depurativo, vermifugo ed antistaminico. Insomma, un vero superfood: come confermato numerosi studi, il broccolo può aiutare ad invecchiare meglio: infatti è grazie al sulforafano, sostanza contenuta nei broccoli, che vengono inibiti i geni responsabili dell’invecchiamento delle cellule.
Oltre al fascino dei numeri, il broccolo romanesco ha anche un sapore delicato che lo rende adatto a numerose ricette. Inoltre, è povero di calorie per cui va bene per tutte le diete specialmente quelle ipocaloriche.
Come detto, del broccolo romano si consuma l’infiorescenza, che per essere di buona qualità dovrebbe rimanere chiusa. Per pulirlo basta eliminare le foglie e staccare le cimette dal torsolo e poi lavarlo accuratamente sotto acqua. Per evitare tutti questi passaggi puoi fare una scorta in freezer di Cavolfiore Romanesco Orogel: gustose rosette già pulite e tagliate pronte in padella o al microonde in 7/8 minuti.
Seguendo la tradizione romana può essere consumato crudo “all'agro”, condito a freddo con olio e limone oppure “ripassato” in padella con olio, aglio e peperoncino.
Le ricette con il cavolfiore romano sono, però, tantissime. Del resto, si tratta di un ortaggio molto versatile, dal gusto dolce e delicato. È il perfetto protagonista di molti primi piatti, come:
● la pasta con broccolo romano;
● zuppe miste, minestroni, vellutate e passati di verdura.
In alternativa, può essere valido contorno: il cavolfiore romano in padella si presta benissimo ad accompagnare carne e pesce, ma anche gratinato è davvero sorprendente. Il broccolo romanesco gratinato è uno di quei contorni facile ma scenografici che fanno fare una bellissima figura a tavola. Pochi e semplici ingredienti fanno di questo piatto il contorno ideale per chi ha poco tempo e vuole mangiare qualcosa di gustoso e sano.
Per ricette gustose da fare tutti i giorni con il cavolfiore romanesco puoi provare Crea Tu Mix di Broccoli, Cavolfiore e Cavolfiore Romanesco per ricette che vanno dall’antipasto ai secondi come ad esempio le Orecchiette con vongole, pomodori secchi e Crea Tu Mix di Broccoli, Cavolfiore e Cavolfiore Romanesco o abbinarlo a una veloce frittata con speck. Questo ortaggio è davvero un dono della natura, ricco di proprietà e benefici per il nostro organismo. Mettiti alla prova e sperimenta ricette adatte a tutta la famiglia.
Scarica qui La Meraviglia del Freddo per saperne di più ?
Nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, Orogel ha ottenuto l’approvazione del progetto denominato “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli”. In particolare il programma di sviluppo di Orogel, dal titolo “OROGEL – logistica interna e sostenibile” è finalizzato alla realizzazione di una nuova cella frigorifera automatizzata con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e proseguire verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
Orogel è beneficiaria di un contributo del FEASR per un progetto approvato a valere sul PSR Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 ("Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale") per un Piano di Innovazione dal titolo: "Varietà e tecniche colturali per specie orticole da mercato fresco e da surgelazione”, compreso nel Progetto di Filiera F21 (SETTORE ORTOFRUTTICOLO) dal titolo “PROGETTO PILOTA PER L’AMMODERNAMENTO E L’INNOVAZIONE DELLA FASE AGRICOLA DELLA FILIERA OROGEL: VERSO LE PRODUZIONI A RESIDUO ZERO” di cui è proponente e capofila la stessa Orogel. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
“MAC - Maculatura bruna del pero: approfondimenti su agenti causali, tecniche innovative di prevenzione e contenimento alla luce dei cambiamenti climatici” è un progetto realizzato nell’ambito Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione Mis. 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell'agricoltura” - Focus Area 4B.
Costo Complessivo del Progetto: € 379799,62
Contributo concesso € 341.819,66
Domanda n. 5150379 – Capofila: OI PERA
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo ruraleOrogel Società Cooperativa Agricola
Sede Legale Via Dismano, 2830 47522 Cesena (FC) - Italy
Numero Verde 800 286660P.I. 00800010407
Contatti