Forse non tutti sanno che la storia della surgelazione ha ufficialmente compiuto cento anni: erano infatti gli inizi del Novecento quando Clarence Birdseye, inventore, biologo e imprenditore statunitense, scoprì i benefici della surgelazione del cibo durante un viaggio in Labrador, fredda regione del Canada affacciata sull’Atlantico.
Studiando le popolazioni locali, Birdseye scoprì che gli Inuit surgelavano il pesce a temperatura ambiente (nel loro caso -40° C) e che una volta scongelato, il pesce, risultava ancora molto fresco. Di ritorno dalla spedizione Birdseye continuò i suoi esperimenti e successivamente, negli anni Venti, fondò la propria azienda, la Birdseye Seafoods Inc, per surgelare filetti di merluzzo con aria raffreddata. Da allora l’innovazione nel campo della surgelazione ha fatto passi da gigante, garantendo lavorazioni di qualità capaci di mantenere inalterate le proprietà nutritive dei prodotti.
È vero che non vengono utilizzati conservanti? Com’è possibile che un vegetale surgelato sia “più fresco del fresco”? Per rispondere a queste domande ci viene in aiuto l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati.
Nato nel 1963, l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS) è un ente senza fini di lucro. Il suo ruolo consiste nella tutela e valorizzazione dell’immagine dei prodotti surgelati, nel promuovere corretti principi nella tecnica di surgelazione nonché di conservazione e distribuzione allo scopo di favorire la crescita dei consumi di alimenti surgelati in Italia, grazie ad una costante e corretta informazione del consumatore. L’IIAS fa parte di Unione Italiana Food e rappresenta le principali aziende del mercato sottozero, tra le quali Orogel.
Nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, Orogel ha ottenuto l’approvazione del progetto denominato “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli”. In particolare il programma di sviluppo di Orogel, dal titolo “OROGEL – logistica interna e sostenibile” è finalizzato alla realizzazione di una nuova cella frigorifera automatizzata con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e proseguire verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
Orogel è beneficiaria di un contributo del FEASR per un progetto approvato a valere sul PSR Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 ("Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale") per un Piano di Innovazione dal titolo: "Varietà e tecniche colturali per specie orticole da mercato fresco e da surgelazione”, compreso nel Progetto di Filiera F21 (SETTORE ORTOFRUTTICOLO) dal titolo “PROGETTO PILOTA PER L’AMMODERNAMENTO E L’INNOVAZIONE DELLA FASE AGRICOLA DELLA FILIERA OROGEL: VERSO LE PRODUZIONI A RESIDUO ZERO” di cui è proponente e capofila la stessa Orogel. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
“MAC - Maculatura bruna del pero: approfondimenti su agenti causali, tecniche innovative di prevenzione e contenimento alla luce dei cambiamenti climatici” è un progetto realizzato nell’ambito Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione Mis. 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell'agricoltura” - Focus Area 4B.
Costo Complessivo del Progetto: € 379799,62
Contributo concesso € 341.819,66
Domanda n. 5150379 – Capofila: OI PERA
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo ruraleOrogel Società Cooperativa Agricola
Sede Legale Via Dismano, 2830 47522 Cesena (FC) - Italy
Numero Verde 800 286660P.I. 00800010407
Contatti